Contributo statale a fondo perduto per imprese e professionisti con ricavi fino a 10 milioni di Euro

La settimana scorsa il Governo ha emanato il tanto atteso Decreto “Sostegni” contenente numerose misure di aiuto per i contribuenti. Il decreto, pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale, prevede all’art. 1 un contributo a fondo perduto per imprese – agricole e commerciali – e professionisti, che hanno subito nel 2020 una riduzione di ricavi di almeno il 30% rispetto al periodo precedente.

Chi può presentare la richiesta?

Possono richiedere il contributo le imprese commerciali e agricole e i professionisti, indipendentemente dall’attivitá svolta ovvero dal codice ATECO, a condizione che siano presenti i seguenti presupposti:

  1. i ricavi ovvero gli incassi rilevanti ai fini delle imposte sul reddito (attenzione: non rileva il volume d’affari IVA!) nel periodo di imposta precedente non deve superare i 10 milioni di Euro (N.B. l’anno scorso il provvedimento stabiliva un limite di 5 milioni di Euro);
  2. il volume d’affari mensile medio ai fini IVA nell’anno 2020 deve essere inferiore a quello del 2019 di almeno il 30%. Per questo calcolo si prende quindi a riferimento il fatturato annuale IVA 2020 come risulta dalle liquidazioni periodiche, dividendolo per dodici e confrontandolo con il valore medio del 2019: con tale meccanismo di calcolo si eliminano situazioni di “spostamento” di fatturato da un mese all’altro per usufruire delle agevolazioni.

Non può richiedere il contributo chi alla data di entrata in vigore del decreto ha chiuso l’attività. Sono inoltre escluse dal contributo le Holding di partecipazione (art. 162-bis TUIR).

Misura del contributo

In presenza dei due presupposti di cui sopra, viene riconosciuto un contributo parametrato alla riduzione del fatturato mensile medio IVA, con una percentuale di contributo decrescente al crescere dei ricavi (ai fini delle imposte sul reddito) dell’anno 2019, in particolare:

- 60% della riduzione del fatturato per ricavi fino a 100.000 Euro;

- 50% della riduzione del fatturato per ricavi fino a 400.000 Euro;

- 40% della riduzione del fatturato per ricavi fino a 1 milione di Euro;

- 30% della riduzione del fatturato per ricavi fino a 5 milioni di Euro, e

- 20% della riduzione del fatturato per ricavi fino a 10 milioni di Euro.

È previsto un limite superiore: il contributo potrà essere al massimo pari a 150.000 Euro. Inoltre è previsto che per imprese e professionisti che hanno iniziato l’attività dopo il 1° gennaio 2020 e che quindi non hanno valori di confronto con un periodo precedente, il contributo minimo sarà di 1.000 Euro per le persone fisiche e 2.000 Euro per le società.

Nel complesso il calcolo non è complicato: si deve soltanto fare attenzione a quando utilizzare i ricavi ai fini delle imposte dirette e quando i ricavi IVA.

Esempio: un’impresa con ricavi nel 2019 di 600.000 Euro e fatturato IVA sempre nel 2019 di 580.000 Euro, ha realizzato nel 2020 un fatturato IVA di 320.000 Euro, con il fatturato medio mensile IVA calato da 48.333,33 Euro a 26.666,67 Euro (diminuzione di 21.666,67 Euro). Il presupposto della riduzione del fatturato mensile IVA del 30% è presente. L’impresa ricade nella classe di aiuti del 40% (ricavi fino ad un milione), per cui le spetterá un contributo pari ad Euro 8.666,67 (40% di 21.666,67): in tutto, non per ogni mese!

Ricordiamo che il contributo non rileva ai fini delle imposte sui redditi (= non è tassabile) IRES, IRPEF e IRAP.

Come si presenta la richiesta?

Nei prossimi giorni dovrebbe essere emanato un decreto attuativo con i dettagli della disposizione. Come sempre andrá presentata una richiesta in via telematica, si dovrà scegliere se farsi liquidare contributo sul conto oppure se si vuole utilizzarlo in compensazione quale credito di imposta tramite mod. F24. Pare che la piattaforma sará disponibile a fine marzo, la richiesta stessa dovrá essere presentata entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto attuativo. I pagamenti dovrebbero essere attivi a partire dall‘8 aprile 2021.

Vi invitiamo a contattarci nel caso abbiate bisogno di assistenza per la redazione e l’invio della richiesta.

Pacchetto aiuti della Provincia di Bolzano

Quasi in parallelo al decreto Sostegni la Provincia di Bolzano ha emanato un ampio pacchetto di aiuti, presentato il 5 marzo scorso. Mancano ancora le disposizioni attuative in quanto ancora in elaborazione. Sembra però che tali misure di aiuto siano incompatibili con il contributo a fondo perduto di cui in oggetto. È quindi auspicabile che la Provincia di Bolzano affretti la pubblicazione delle istruzioni in modo da consentire agli operatori economici di valutare quale delle due misure di sostegno è più conveniente.

Restiamo a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti.

Cordiali saluti,

Dott. Josef Vieider