D.L. 132/2023 – termini accorciati per la compensazione dei bonus gas/energia e altri spostamenti di scadenze

Con il D.L. 132 del 29 settembre 2023 sono stati disposti numerosi spostamenti di termini e scadenze. Di seguito un riassunto.

Proroga termine privatizzazioni/assegnazioni

Come preannunciato con la ns. circolare 37/2023 è stato poi prorogato il termine per la privatizzazione ovvero l’assegnazione/cessione ai soci di beni non utilizzati nell’attività di impresa da parte delle società: la nuova scadenza è il 30 novembre 2023.

Compensazione bonus gas/energia

Il decreto ha previsto un anticipo del termine entro il quale possono essere compensati i crediti di imposta per gas/energia elettrica dei primi due trimestri 2023: come noto, la scadenza originaria per l’utilizzo in compensazione tramite mod. F24 era il 31 dicembre 2023: se entro tale data non si procede con la compensazione il credito è perso. Tale termine viene ora anticipato al 16 novembre 2023! Per chi non è in grado o non ha capienza per compensare detti bonus alle prossime due scadenze del 16 ottobre e 16 novembre (con ritenute, contributi ecc.), per evitare di perdere un eventuale credito di imposta, potrebbe tornare utile anticipare il versamento degli acconti IRES/IRAP/IRPEF, altrimenti scadenti il prossimo 30 novembre. Peraltro è da tenere presente che deve essere evitato un versamento in eccesso affinché non ne derivi un credito.

Altre scadenze

Il termine per il versamento dell’imposta sostitutiva (almeno la prima rata) per la rivalutazione delle criptovalute è stato spostato dal 30 settembre al 15 novembre 2023.

I soggetti forfettari – imprenditori e professionisti – come noto sono esonerati dalla compilazione degli ISA. Ciononostante l’agenzia Entrate ha di recente invitato tali soggetti a fornire alcuni dati statistici per il periodo di imposta, per presunti scopi di aggiornamento dei suoi archivi. A seguito di un’ondata di critiche da parte della nostra categoria professionale e di varie altre associazioni di categoria, l’Agenzia ha fatto una parziale marcia indietro. L’integrazione di dati ed informazioni è stata rinviata al termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi 2023, quindi al 30 novembre 2024. Gli avvisi bonari ricevuti nelle ultime settimane sono di conseguenza inefficaci e i contribuenti sono automaticamente rimessi nei termini per “correggere” la dichiarazione per il 2021 senza l’applicazione di sanzioni.

Restiamo a Vostra disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti.

Distinti saluti

Josef Vieider