Elevato a 1,8 milioni di Euro il limite massimo degli aiuti COVID 19

Con delibera del 28 gennaio 2021 la Commissione Europea ha modificato la cornice delle misure di aiuti concessi in tempi di pandemia da COVID 19 (cd. “temporary framework”) nei modi e termini seguenti.

1. È stata disposta la proroga fino al 31 dicembre 2021 del proprio quadro temporaneo per le misure di aiuti di Stato per sostenere l’economia.

2. Il limite massimo degli aiuti alle singole imprese è stato elevato. Per le imprese della produzione primaria di prodotti agricoli il limite sale da 100.000 a 225.000 Euro, per quelle della pesca e acquacoltura da 100.000 a 270.000 Euro. Per tutte le altre imprese il limite è elevato da 800.000 Euro a 1,8 milioni di Euro. Questi aiuti sono combinabili fino a 200.000 Euro con quelli “de minimis” (25.000 Euro per i settore agricolo e 30.000 Euro per il settore della pesca) nell’arco di tre anni/esercizi. Il nuovo limite di 1,8 milioni di Euro non vale per anno ma per l’intero periodo di crisi derivante dall’emergenza COVID.

3. Per le imprese più colpite dalla pandemia, che hanno registrato cali di fatturato di almeno il 30% rispetto al periodo analogo del 2019, la contribuzione dello Stato alla parte dei costi fissi sostenuti che non sono coperti dalle entrate, sale fino ad un massimo di dieci milioni di Euro (in precedenza tre milioni).

4. La Commissione Europea dà la possibilità agli Stati membri fino al 31 dicembre 2022, di convertire gli strumenti rimborsabili (ad es. garanzie, finanziamenti, anticipi rimborsabili) in altre forme di aiuto, quali ad esempio i contributi diretti.

Per l’Italia è di particolare interesse la modifica di cui al punto 2, in quanto degli aiuti per la copertura dei costi fissi non sono ancora disponibili le disposizioni attuative.

Il limite aumentato a 1,8 milioni di Euro va applicato ai diversi contributi a fondo perduto, ma anche ad altri bonus, come il bonus locazioni, la riduzione IRAP a saldo 2019 e il riconoscimento fittizio del primo acconto IRAP 2020, il bonus sanificazione, la riduzione/esenzione IMU/IMI, ed altre agevolazioni e bonus concessi in relazione alla pandemia da Coronavirus. L’innalzamento del limite è un po’ tardivo per talune imprese che hanno magari dovuto rinunciare a determinate richieste in quanto superavano il precedente limite. Si può solo sperare in una riapertura dei termini.

Restano alcuni punti che non sono ancora stati chiariti:

- in relazione alla suddetta riduzione dell’IRAP di giugno/luglio dell’anno scorso. L’Agenzia Entrate non si è ancora espressa se trattasi di un contributo a fondo perduto (con il suddetto limite di 1,8 milioni di Euro) oppure se è da considerare facente parte di costi fissi (con il limite di 10 milioni di Euro).

- allo stesso modo non è chiaro, se il limite di 1,8 milioni di Euro va calcolato a livello di gruppo per le imprese collegate, controllate e controllanti. Secondo Assonime dovrebbe valere per singola impresa, mentre pare ci sia un’interpretazione della Commissione UE che propende per l’ipotesi del gruppo. L’Agenzia Entrate intende chiarire la questione entro aprile, in modo da consentire eventualmente un ravvedimento/versamento dell’IRAP senza sanzioni.

Per ovviare alle numerose incertezze consigliamo alle imprese, soprattutto a quelle più grandi, di verificare sul sito di cui sotto, a quanto ammontano gli aiuti usufruiti fino ad ora, per evitare di superare le soglie stabilite: molto spesso non si è in grado di fare il conteggio in proprio.

https://www.rna.gov.it/RegistroNazionaleTrasparenza/faces/pages/TrasparenzaAiuto.jspx

Restiamo a vostra disposizione per eventuali ulteriori informazioni.

Cordiali saluti

Josef Vieider