Come noto a partire dalla giornata odierna è necessario essere in possesso del Green Pass per accedere al posto di lavoro. Con la ns. circolare 42/2021 vi abbiamo informati sugli obblighi, gli adempimenti e le conseguenze per datori di lavoro e dipendenti. Nel frattempo non è cambiato pressochè nulla, per cui le raccomandazioni e i consigli della circolare sono tuttora validi. Di seguito comunque alcune indicazioni.
- Contrariamente a molte notizie sulla stampa le sanzioni nei confronti del dipendente che si reca sul posto di lavoro senza Green Pass non sono automatiche: le sanzioni (per entrambi) sono applicabili soltanto nel caso il datore di lavoro non abbia adempiuto ai suoi obblighi di verifica.
- Il datore di lavoro deve entro oggi nominare il responsabile per le verifiche e comunicare la procedura di controllo (si veda la ns. circolare 42). Sono ammessi anche soltanto controlli a campione, che riguardino però almeno il 20% dei dipendenti ogni giorno (al momento dell’accesso o durante la giornata). Si dovrá procedere a rotazione cosicchè in cinque giorni il controllo avrà riguardato tutti i dipendenti.
- Alla domanda, come provare di avere verificato il Green pass, ha provato a rispondere l’ANCE, che ha predisposto un fac-simile di protocollo, nel quale il dipendente stesso (o nel caso anche un terzo) conferma di essere stato controllato – vedere allegato “A”. Alleghiamo altresì il fac-simile di un allegato al protocollo di verifica nel quale si prende atto della mancata esibizione del Green Pass da parte di un dipendente, che quindi verrà rispedito a casa. Tale allegato riteniamo che per ragioni di privacy debba essere compilato singolarmente per ogni dipendente che non fosse in regola, e servirà per le eventuali sospensioni.
Infine due novità contenute nel provvedimento del 12 ottobre 2021:
- Il dipendente che non ha il green pass (in base a verifica del QR-code), ma che può documentare di avere appena eseguito il tampone ad es. in una farmacia e però non è ancora in possesso dell’esito del test, può rimanere al posto di lavoro. Tale chiarimento sorprende in quanto non è coerente con le disposizioni generali sulla privacy, in quanto la procedura mette in chiaro, che il soggetto non è né vaccinato né guarito ma appena “testato”.
- Alle imprese con più di 50 dipendenti dovrebbe essere consentito di ottenere informazioni sul Green Pass dei propri dipendenti tramite la piattaforma DGC oppure dell’INPS, in modo da evitare i test all’ingresso al lavoro. Al momento però non sono state ancora rese note le modalità e le condizioni tecniche di accesso alle anzidette piattaforme.
Per eventuali chiarimenti siamo come sempre a vostra disposizione.
Cordiali saluti
Josef Vieider
Allegati: