imposta di registro in misura fissa per l’acquisto di immobili da restaurare/sanare scade a fine 2021

Se non ci saranno cambiamenti all’ultimo minuto, a fine anno scadrá una norma che negli ultimi due anni e mezzo ha notevolmente agevolato la ristrutturazione, il risanamento ed il restauro di edifici datati.

Ricordiamo che ai sensi dell’art. 7 del D.L. 34/2019 a partire dal 1° maggio 2019 e fino al 31 dicembre 2021 le imprese di costruzioni che intendevano acquisire edifici destinati alla demo/ricostruzione e risanamento di interi edifici, potevano usufruire della riduzione delle imposte di registro, catastali ed ipotecarie in misura fissa adi 200 Euro, a condizione che:

- che entro i successivi dieci anni eseguano la demolizione e la ricostruzione o la ristrutturazione (manutenzione straordinaria, risanamento) degli edifici;

- nel rispetto delle norme antisismiche e con il raggiungimento di una classe energetica A o B; sono ammesse variazioni volumetriche, ed è riconosciuta anche la classe energetica NZEB („near Zero Energy Building“).

- l’edificio risanato deve essere venduto sempre entro i dieci anni (è però sufficiente la vendita del 75% dell’edificio).

In caso di mancato rispetto delle suddette condizioni andrà applicata l’imposta di registro nella misura ordinaria (9%) oltre ad interessi e sanzioni del 30%.

Sono agevolate le cessioni ad imprese di costruzioni da parte dei privati, ma anche le cessioni tra imprese nella misura in cui non siano assoggettate ad IVA.

È consigliabile accelerare eventuali previste compravendite di immobili che ricadono nell’agevolazione entro la fine dell’anno in quanto allo stato attuale il Governo non sembra intenzionato ad inserire una proroga della norma nella legge finanziaria 2022.

Per eventuali chiarimenti siamo come sempre a vostra disposizione.

Cordiali saluti

Josef Vieider