Introduzione della fatturazione elettronica verso privati a partire dal 9 gennaio 2017
A partire da gennaio 2017 l’Agenzia delle Entrate renderà disponibile anche l’invio di fatture elettroniche verso privati attraverso il proprio portale. A tal fine l’attuale formato “FatturaPA” verrà modificato e ridenominato “FatturaPA1”. Per rendere possibile tale implementazione il portale fatturazione elettronica sarà bloccato dal 1° all’8 gennaio 2017, per tornare nuovamente online il 9 gennaio, data a partire dalla quale anche per l’invio di fatture elettroniche ai privati sarà necessario utilizzare esclusivamente il nuovo formato.
Il nuovo formato richiederà a coloro che già inviavano fatture elettroniche prima di questa modifica di aggiornare i propri software al fine di recepire il nuovo tracciato standard.
Il passaggio alla fatturazione elettronica verso privati sarà tanto più conveniente quanto maggiore è il peso della pubblica amministrazione all’interno del proprio portafoglio clienti. Potenzialmente, passando alla fatturazione elettronica anche verso i privati sarà possibile fatturate l’intero volume d’affari tramite fattura elettronica, risparmiandosi così la tenuta dei doppi registri.
In ogni caso, anche non potendo eliminare la tenuta dei due registri separati, l’invio della fattura in formato elettronico porterà con se il vantaggio, per l’emittente, della data certa, e per il ricevente, della possibilità di salvare la fattura in formato elettronico senza necessità di stamparla.
Ciò non toglie che nell’ambito B2B la data certa è già ottenibile anche tramite l’invio della fattura in formato pdf tramite PEC. Tuttavia, l’invio tramite posta elettronica certificata di una fattura, pur avendo data certa, non garantisce l’immodificabilità della stessa imponendo dunque al ricevente di stamparla e registrarla secondo le regole ordinarie.
A tal proposito vale la pena ricordare come l’Agenzia delle Entrate, con Circolare 18/E del 24 giugno 2014, diversamente da quanto sostenuto sino a quel momento, abbia specificato come l’invio di una fattura tramite posta elettronica sia possibile anche senza aver preventivamente ottenuto il consenso del ricevente. Ciò non toglie che, salvo nel caso in cui si tratti di un invio da PEC a PEC (avente la valenza di una lettera raccomandata), l’invio di una fattura ad un normale indirizzo di posta elettronica potrebbe generare incomprensioni, non garantendo la ricezione della fattura da parte del proprio cliente.
Un ultima precisazione: secondo la normativa IVA vigente, una fattura elettronica è considerata emessa soltanto nel momento in cui viene inviata telematicamente. Ciò implica che le fatture vadano non solo emesse al più tardi entro il giorno di svolgimento della prestazione, bensì entro tal data anche inviate.
Ci contatti, dovesse essere interessato a questa nuova procedura.
Opzione per l’archiviazione elettronica:
Dal 1° gennaio 2017 sarà possibile inviare al Fisco, tramite posta elettronica, tutte le fatture emesse, ricevute, nonché i corrispettivi giornalieri incassati. Il Fisco, oltre a farsi carico dell’archiviazione in nome del sostituto di imposta, riconoscerà al contribuente un’accorciamento dei termini di prescrizione fiscali a soli 2 anni, una corsia preferenziale nell’ottenimento dei rimborsi IVA, che avverranno entro 3 mesi dalla richiesta, nonché semplificazioni nell’adempimento delle comunicazioni fiscali periodiche.
Per poter aderire a questo regime è necessario esercitare un’opzione, vincolante per 5 anni. L’opzione per poter fruire di questo regime già a partire dal 2017 scadeva inizialmente il 31.12.2016, ma è stata prolungata al 31 marzo 2017.
Al momento tuttavia non consigliamo di esercitare l’opzione; in caso di errori sono previste sanzioni draconiane, senza considerare che in questa fase di introduzione incorrere in errori e disguidi sarà inevitabile. A nostro parere conviene perciò aspettare che il sistema venga opportunamente “rodato”. Sarà nostra cura informarla non appena saranno disponibili ulteriori dettagli.
Restiamo naturalmente a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti
Dr. Josef Vieider
scarica circolare C-43-03.12.2016 - Fatturazione elettronica