Obbligo di emissione fattura elettronica nei confronti della pubblica amministrazione dal 6 giugno 2014
A seguito della direttiva UE 2010/45 i paesi membri devono adottare entro il 2020 un sistema di invio ed archiviazione elettronica delle fatture per ridurre lo spreco di carta e ridurre i costi di archiviazione. L’Italia in questo ambito si è mossa prima di molti altri stati europei e già con la legge finanziaria 2008 (legge 244/2007) ha emanato le prime norme in materia e con il D.M. 3 aprile 2013 n° 55 ha pubblicato le disposizioni attuative. Il Ministero delle Finanze di recente con la circolare n° 1 del 31 marzo 2014 ha infine diffuso le ultime istruzioni, cosicché dal prossimo 6 giugno diventerà obbligatoria la fattura elettronica in una prima versione.
In concreto:
- Dal 6 giugno 2014 non si potranno inviare fatture in forma cartacea a Ministeri, Agenzie Entrate e Istituti di Previdenza, quali INPS, INARCASSA, CNPADC, ENPAM, CIPAG e ENPACL. Nei confronti die suddetti enti pubblici varranno solamente invio e ricevimento di fatture elettroniche.
- Dal 6 giugno 2015 varranno gli stessi obblighi di cui sopra nei confronti di tutti gli altri enti pubblici, con esclusione degli enti pubblici territoriali (ad es. i Comuni).
- L’introduzione del suddetto obbligo anche nei rapporti con gli enti pubblici territoriali deve essere regolato con un apposito decreto attuativo, probabilmente l’obbligo verrà introdotto anche per detti enti a partire dal 6 giugno 2015.
Per imprese e professionisti tutto ciò ha come conseguenza che a partire dai termini suindicati per le forniture e prestazioni ai suindicati enti le fatture:
- Saranno emesse soltanto in formato elettronico (formato XML) e con firma elettronica e
- Saranno trasmesse soltanto tramite posta elettronica tramite una apposita piattaforma nella misura in cui l’ente si sarà premunito di un apposito “codice identificativo univoco”.
Per le specifiche tecniche della fattura si può consultare l’apposita pagina internet (www.fatturapa.gov.it) dalla quale si possono scaricare le istruzioni.
Gli enti pubblici e rispettivamente i loro uffici a loro volta sono obbligati a registrarsi sulla piattaforma. Ciò gli dovrebbe essere consentito a partire dal 2 maggio 2014. Dovranno poi comunicare ai loro fornitori il suddetto codice identificativo univoco, che il fornitore di beni e/o servizi dovrá necessariamente annotare sulla fatture.
La spedizione della fattura potrá essere spedita
- tramite l’usuale casella pec,
- tramite apposita convenzione via nuovi portali di SDICoop, SPCoop o SDIFTP, oppure infine
- tramite i tradizionali portali di Entratel, Fisconline oppure Carta nazionale dei servizi.
Con la circolare citata all’inizio 1/2014 è stato inoltre chiarito che la fattura elettronica è considerata emessa soltanto quando è disponibile la quietanza di ricevimento da parte del destinatario. Ciò comporta la necessità di estrema attenzione nell’emissione delle fatture stesse, in quanto la prassi di emettere fatture all’inizio del mese successivo con data fine mese precedente non sarà più ammessa e/o potrebbe rappresentare un caso di fatturazione ritardata.
La circolare chiarisce inoltre che dal 6 giugno 2014 gli enti indicati sopra non potranno né accettare né pagare fatture in formato cartaceo. Le fatture emesse prima della suddetta data invece potranno essere accettate e pagate con regole attuali.
Se la vs. impresa fornisce beni o servizi a Ministeri, Agenzie Entrate o Enti previdenziali ed è quindi soggetta alle nuove regole vi invitiamo a contattare il vs. consulente/fornitore software per adottare tempestivamente le misure necessarie ad adempiere ai nuovi obblighi. Altre informazioni le potete trovare sul citato sito www.fatturapa.gov.it .
Restiamo naturalmente a Vostra disposizione per qualsiasi informazione.
Cordiali saluti,
Dott. Josef Vieider
scarica qui la circolare C-20 28.04.2014 - Fattura elettronica pubblica amm.ne