Pagamento retribuzioni – dal 1° luglio 2018 non consentito il pagamento in contanti

La novità è stata introdotta con la legge di stabilità 2018 (all’art.1, commi 910 -914 della legge 2015/2017) ed entra in vigore il 1° luglio 2018. Da tale data i datori di lavoro/committenti non potranno più effettuare pagamenti di retribuzioni ai propri dipendenti in contanti. Nella definizione dei rapporti di lavoro soggetti a tale “restrizione” ricadono assieme ai tradizionali lavoratori dipendenti (a termine o meno), i collaboratori coordinati e continuativi ed i collaboratori delle cooperative cd- “di lavoro”; vi ricadono quindi senz’altro i pagamenti dei compensi agli amministratori. Non sono invece soggetti alle restrizioni di cui si tratta nella presente circolare i compensi derivanti da borse di studio, tirocinio e rapporti autonomi occasionali: tali retribuzioni possono quindi essere pagate in contanti anche dopo il 1° luglio, sempre però nel rispetto del limite generale ai pagamenti in contanti che attualmente è di 3.000 Euro.

Dal prossimo mese di luglio i pagamenti potranno essere effettuati soltanto tramite:

  1.  bonifico bancario su un conto corrente indicato dal collaboratore,
  2. strumenti di pagamento elettronico,
  3. prelevamenti in contanti presso lo sportello bancario del datore di lavoro, previo specifico mandato,
  4. assegno bancario o postale consegnato al dipendente o persona da questi autorizzata.

Le violazioni al suindicato divieto sono sanzionate con ammende comprese tra 1.000 Euro e 5.000 Euro.

Con una Nota dell’Ispettorato nazionale del Lavoro è stato chiarito che il pagamento delle somme dovute deve essere anche realmente effettuato nei modi suindicati, senza che poi ad esempio il bonifico venga revocato o l’assegno annullato prima dell’incasso, altrimenti si ricade nella violazione della norma.

I nuovi obblighi riguardano naturalmente anche i pagamenti di acconti/anticipi su retribuzioni, mentre non dovrebbero riguardare i rimborsi di spese viaggio ed altro anticipate dal dipendente in quanto tali pagamenti non rappresentano retribuzioni vere e proprie. Al momento però non vi è stato ancora un chiarimento ufficiale su tale aspetto.

Restiamo a Vostra disposizione per ulteriori informazioni e chiarimenti. Distinti saluti.

Josef Vieider

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