Mentre negli anni scorsi quasi sempre venivano concesse proroghe per i versamenti di imposte poco prima della scadenza, quest’anno le scadenze sono già fissate e note da tempo. Il D.Lgs. 13 del 12 febbraio 2024 ha da tempo stabilito che i versamenti di IRPEF, IRES, IRAP, IVA e tributi collegati, dovuti da imprese e professionisti soggetti agli ISA o in regime forfettario in origine al 30 giugno 2024, sono automaticamente prorogati al 31 luglio 2024 senza aggravio né sovratassa.
Il motivo per tale proroga risiede nel fatto che i suddetti soggetti potranno optare per un “concordato preventivo” biennale (del quale vi informeremo con separata circolare) che potrà avere anche effetti sulla futura imposta dovuta. Indipendentemente dall’opzione per tale concordato si potrà comunque fruire della proroga.
Quindi, salvo novità dell’ultima ora, il quadro riassuntivo degli obblighi di versamento delle imposte è il seguente:
Imprese e professionisti soggetti agli ISA o in regime forfettario
I seguenti soggetti possono versare le imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi per il 2023 31 luglio 2024:
- Professionisti, comprese le associazioni professionali, e imprese (imprese individuali, società di persone e di capitali) con attività per la quale sono previsti gli ISA (e con ricavi nel 2023 fino a 5.164.569 Euro) indipendentemente da eventuali casi di esenzione (ad es. nel primo anno di attività).
- La proroga è altresì prevista anche per professionisti ed imprese che adottano un regime forfettario, nonostante siano esclusi dagli ISA.
- La proroga vale anche per i soci o partecipanti ad imprese e società, ai quali si attribuisce il reddito del soggetto di cui sopra per trasparenza, come i soci di società di persone o di capitali trasparenti, di associazioni professionali o di imprese familiari.
Analogamente al passato si presume che per i soggetti sopra indicati la proroga riguardi non solo IRPEF o IRES, ma anche i diritti annuali CCIAA, i contributi INPS artigiani/commercianti, l’eventuale IVA in caso di opzione per il saldo con la dichiarazione dei redditi. La proroga inoltre dovrebbe riguardare, per i soggetti di cui sopra, anche la cedolare secca, IVIE ed IVAFE, l’imposta sostitutiva del 26% così come l’imposta sulle rivalutazioni (rate) degli anni precedenti.
Al momento non è dato sapere se per imprese e professionisti verrà ulteriormente prevista la possibilità di versamento oltre il 31 luglio con la solita maggiorazione dello 0,4%.
Persone fisiche
Le persone fisiche che non hanno redditi di impresa o di lavoro autonomo (nemmeno in partecipazione) versano le imposte a saldo 2023 ed in acconto 2024 entro il 1° luglio 2024 (comprese addizionali regionali e comunali, IVIE ed IVAFE ecc.). Con la maggiorazione dello 0,4% il pagamento può essere effettuato fino al 30 luglio 2024.
Società di capitali
Le società di capitali che non sono soggette agli ISA in base al volume di ricavi, e che hanno approvato il bilancio prima del 1° giugno 2024, versano le imposte sul reddito entro il 1° luglio 2024, e successivamente con la maggiorazione dello 0,4% entro lunedì 30 luglio 2024.
Se invece il bilancio viene approvato entro il termine più lungo dei 180 giorni a partire dal mese di giugno, le imposte potranno essere versate entro il 30 luglio 2024, e con la maggiorazione dello 0,4% entro il 29 agosto 2024.
Vi informeremo tempestivamente in caso di novità nelle prossime settimane.
Restiamo a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti o ulteriori informazioni.
Distinti saluti
Josef Vieider