Tariffe ACI per la determinazione del fringe benefit e per la fatturazione dell’uso privato di autoveicoli per l’anno 2013

Tariffe ACI per la determinazione del fringe benefit e per la fatturazione dell’uso privato di autoveicoli per l’anno 2013

Nella Gazzetta Ufficiale n. 297 del 21 dicembre 2012 sono state pubblicate le nuove tariffe ACI per l’anno 2013. Dette tariffe servono non solo alla determinazione del compenso in natura (cd. fringe benefit) ai lavoratori dipendenti, ma anche per la determinazione del valore dell’uso privato di automezzi da parte degli imprenditori, loro famigliari e soci di società. Per ulteriori dettagli relativi all’uso privato di automezzi vi rimandiamo alla nostra circolare n. 46/2012.

 

 

Fringe benefit per lavoratori dipendenti e collaboratori

 

 

 

 

Deducibilità dei costi per l’azienda

 

 

Calcolo del fringe benefit

Nel caso di concessione di veicoli aziendali in uso promiscuo (cioè per esigenze di lavoro e per uso privato) a lavoratori dipendenti e a collaboratori (nella varie forme) deve essere calcolato il valore del fringe benefit. Tale valore va calcolato in misura pari alla tariffa ACI sulla base di 4.500 km/annui. Nel dettaglio l’art. 51 comma 4 del TUIR impone per i veicoli concessi in uso promiscuo di calcolare il fringe benefit per il 30% di una percorrenza convenzionale di 15.000 km/annui con le tariffe ACI in vigore, al netto di eventuali trattenute al o pagamenti del lavoratore dipendente. Questa norma vale per i lavoratori dipendenti ed i collaboratori ad essi equiparati, in particolare per gli Amministratori.

 

La concessione di veicoli aziendali in uso promiscuo a lavoratori dipendenti consente all’azienda, ai sensi dell’art. 164 del TUIR, la deduzione dei costi d’acquisto e degli altri costi di gestione delle autovetture al 70% (fino al 2012: 90%) anziché al 20% (fino al 2012 : 40%); inoltre non rileva per l’azienda il limite fiscale massimo di 18.076 Euro per la detraibilità del costo di acquisto dell’autovettura.

Attenzione: questa maggiore deducibilità dei costi aziendali vale solo per le auto concesse in uso promiscuo ai lavoratori dipendenti e non è applicabile ai collaboratori, come per esempio gli amministratori. In tal caso i costi rimangono deducibili dal 2013 in misura pari al 20%, e va rispettato il limite di deducibilità del costo di acquisto di 18.076 Euro, anche se l’auto viene concessa in uso promiscuo (si veda anche la nostra circolare n. 1/2013).

 

In allegato vi inviamo le nuove tariffe ACI in formato Excel, distinte tra tariffe per veicoli attualmente in produzione e tariffe per veicoli fuori produzione. In un altro allegato troverete invece le tariffe per il calcolo delle retribuzioni in natura da determinare nel caso di concessione in uso promiscuo di motocicli. Se un determinato modello di veicolo non dovesse essere compreso nelle tabelle in questione, si deve fare riferimento ai costi relativi ad un veicolo con caratteristiche simili. In internet, sul sito www.aci.it sono disponibili anche le tariffe relative ai fuoristrada ed ai veicoli alimentati a metano. Rammentiamo che le nuove tariffe valgono per il calcolo delle retribuzioni in natura dal 1° gennaio 2013.

 

 

 

 

 

Effetti ai fini dell’IVA

Ricordiamo che soprattutto di fronte a alti costi di acquisto e di gestione è più conveniente emettere fattura applicando l’IVA al 21% al lavoratore dipendete per l’uso privato dell’autoveicolo, che concedergliela in uso promiscuo. Cosi facendo è infatti possibile detrarre interamente l’IVA sui costi di acquisto e di gestione dell’autoveicolo in uso a lavoratori dipendenti, a collaboratori e soprattutto agli amministratori. Se l’azienda invece non fattura l’uso privato dell’auto, ma lo considera come un fringe benefit in busta paga, l’IVA relativa all’acquisto ed all’utilizzo dell’autoveicolo è detraibile solo nella misura del 40%.

Ogni caso è diverso dall’altro e va valutato singolarmente, visto ché la fatturazione dell’utilizzo privato dell’autoveicolo influisce direttamente sul compenso spettante al collaboratore. In generale sì può affermare che la fatturazione dell’utilizzo privato per l’azienda è tanto più conveniente quanto più elevati sono i costi di acquisto e di gestione dell’autoveicolo. Per detrarre l’IVA totalmente è sufficiente fatturare l’uso privato secondo la tariffa ACI per 4.500 km/annui.

Indicazioni per la fatturazione: sì deve considerare che le tariffe indicate nelle tabelle ACI sono “comprensive” dell’IVA. Pertanto ai fini della fatturazione bisogna scorporare l’imposta.

 
Veicoli dei soci amministratori Soci amministratori che hanno un autoveicolo aziendale in uso promiscuo a titolo gratuito (contratto di comodato d’uso) secondo la normativa vigente, devono tassare nella dichiarazione dei redditi un fringe benefit annuale in misura pari alla tariffa ACI per 4.500 km. In sostituzione di tale obbligo l’azienda può fatturare suddetto importo al socio amministratore.

 

Utilizzo privato delle autovetture da parte dei soci di società di capitali Per l’uso privato a titolo gratuito di autoveicoli da parte dei soci nelle società di capitali (con esclusione del caso della tassazione per trasparenza), questi ultimi devono tassare un reddito in misura della tariffa ACI per 4.500 km/annui, a meno che non effettuino un pagamento alla società di pari importo. Anche in questo caso si consiglia la fatturazione con IVA dell’uso privato per un controvalore pari alla tariffa ACI per 4.500 km/annui. In tale modo, in base alle interpretazioni attuali, si ottiene la detraibilità del 100% dell’IVA invece del normale 40%.

 

Come evidenziato all’inizio, le nuove tariffe ACI servono non solo alla determinazione dell’uso privato dei autoveicoli aziendali dai lavoratori dipendenti e amministratori, ma anche per la determinazione del uso privato dei autoveicoli da parte di imprenditori, soci di società e loro famigliari, e quindi vi rimandiamo nuovamente alla nostra circolare n. 46/2012.

 

Per ulteriori chiarimenti restiamo a Vostra disposizione.

Cordiali Saluti,

Dr. Josef Vieider

scarica qui la circolare C-06-23.01.2013-Tariffe ACI per compensi in natura