Tassazione dei dividendi dal 1° gennaio 2012
Con la ns. circolare n° 35 di settembre vi abbiamo informati sulla riforma della tassazione dei redditi di capitale, che entrerà in vigore dal prossimo 1° gennaio 2012. Vogliamo mettere nuovamente in risalto il fatto che per le quote di partecipazione “non qualificate”, eventuali distribuzioni di dividendi nel 2011 potrebbero essere convenienti per i soci. Per tale motivo vi riepiloghiamo di seguito gli aspetti più significativi di tali nuove norme,
Le attuali ritenute a titolo di imposta del 12,5% (su dividendi da partecipazioni non qualificate, la maggior parte delle obbligazioni ed i fondi di investimento) e del 27% (su interessi bancari, libretti di risparmio, alcuni tipi di obbligazioni) saranno unificate a partire dal 1° gennaio 2012 in un’aliquota del 20%. Ciò significa per i proventi percepiti/incassati a partire da tale data verrà applicata la nuova ritenuta. Sono esclusi i titoli di Stato, anche quelli esteri se emessi da stati compresi nella cosiddetta “white list”, per i quali resta in vigore l’attuale ritenuta del 12,5%. Esclusi dall’aumento sono anche gli utili da fondi pensione italiani (non quelli esteri) così come la ritenuta alla fonte dell’1,375% sui dividendi distribuiti a società estere (semprechè non si applichi la direttiva madre-figlia).
Gli effetti su dividendi e capital-gains percepiti da persone fisiche su partecipazioni non qualificate sono vertamente rilevanti.
Sono considerate partecipazioni non qualificate:
- Quelle con una quota rappresentante non più del 20% dei diritti di voto in società di capitali (2% in società quotate in borsa) oppure
- Quelle che rappresentano non più del 25% del capitale sociale (in particolare per le società di persone).
Quindi sia i dividendi che le plusvalenze da cessione sulle partecipazioni suddette saranno soggetti con le nuove norme alla tassazione alla fonte del 20% anziché del 12,5%. Per le partecipazioni qualificate invece (quindi oltre le soglie sopra indicate) i termini della tassazione restano immutati.
La nuova tassazione si applica ai dividendi distribuiti/pagati a partire da gennaio, indipendentemente dal periodo nel quale gli utili si sono formati e da quando è stata deliberata la distribuzione.
Quindi il nostro consiglio è di valutare se quanto conviene distribuire dividendi ai soci entro il 31.12.2011 in considerazione del risparmio di imposta realizzabile tra il 12,5% ed il 20%.
Rimarchiamo il fatto che naturalmente i dividendi saranno distribuiti a tutti i soci, quindi anche a quelli che possiedono partecipazioni qualificate piuttosto che ad altre società. È comunque possibile “pagare” prima i dividendi ai soci con partecipazioni non qualificate (nel 2011) e successivamente (nel 2012) agli altri soci, per i quali con il passaggio al nuovo regime di tassazione non cambia nulla.
Restiamo a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti.
Cordiali saluti
Dott. Josef Vieider
scarica qui la circolare C-44 - Tassazione dividendi