Credito di imposta su investimenti prorogato al 2021 in base alla bozza di Legge Finanziaria 2021

1. Credito di imposta su investimenti

Giusto pochi giorni fa il Governo ha approvato la bozza di Legge Finanziaria per il 2021, che prevede non solo una proroga ma anche un incremento del credito di imposta sugli investimenti, addirittura retroattivo a partire dal 16 novembre 2020.
Naturalmente si tratta di una bozza che come ogni anno fino all’approvazione definitiva può subire anche rilevanti modifiche. Per tale motivo non è facile prendere ora determinate decisioni.

Attuale normativa

Ricordiamo che attualmente (si veda da ultima la ns. circolare 60/2020) la normativa prevede sugli investimenti in beni materiali (con aliquota di ammortamento non inferiore al 6,5%), un credito di imposta del 6% dell’importo, mentre il bonus per investimenti del tipo “Industria 4.0” per investimenti fino a 2,5 milioni di Euro o investimenti fino a 10 milioni è pari rispettivamente al 40% o al 20%.
I suddetti crediti di imposta possono essere usufruiti tramite compensazione in F24 in cinque rate di uguale importo in cinque (a partire dall’anno successivo, di regola quindi dal 2021).

Le previsioni nella Finanziaria 2021

Come detto sopra, la bozza prevede a partire dal 16 novembre 2020 quanto segue:

  • anzitutto una proroga fino al 31 dicembre 2022, a determinate condizioni fino al 30 giugno 2023;
  • il bonus verrebbe elevato dal 6% al 10%. Per gli investimenti (hardware e software) utili all’allestimento di posti di lavoro in home-office il bonus aumenta al 15%. Il limite di importo per gli investimenti è fissato a 2 milioni di Euro per le immobilizzazioni materiali e 1 milione per le immobilizzazioni immateriali. Nel 2022 il bonus dovrebbe tornare al 6%.
  • per quanto riguarda il credito di imposta “Industria 4.0” il bonus dovrebbe dall’attuale 40%/20% al:
  • 50% per investimenti fino a 2,5 milioni di Euro;
  • 30% per investimenti da 2,5 milioni a 10 milioni di Euro;
  • 10% per investimenti da 10 milioni a 20 milioni di Euro;
  • nessun bonus per importi superiori a 20 milioni di Euro.
  • Per le immobilizzazioni immateriali il bonus verrebbe aumentato dal 15% al 20% con un max. di 1 milione di Euro (da 700.000 Euro).
  • i beni non potranno essere ceduti per due anni.

Suggerimenti

Per le imprese il momento rilevante per usufruire del bonus è quello della consegna se si tratta di fornitura di beni (o del collaudo dell’opera in caso di appalto). Per gli investimenti Industria 4.0 conta inoltre il momento della messa in rete.
Dal punto di vista fiscale osserviamo quanto segue:

  • per gli investimenti effettuati nel corrente mese di novembre è necessario non datare la consegna o il collaudo di opere prima del 16 novembre 2020.
  • non è necessario allo stato attuale effettuare in fretta ordini con pagamenti di acconti entro il 31 dicembre 2020 per assicurarsi il bonus nel 2021.
  • in particolare è opportuno rinviare comunque al 2021 eventuali investimenti se e nella misura in cui si nel corso del 2020 siano giá stati superati i limiti di cui sopra attualmente vigenti.

2. Credito di imposta per Ricerca & Sviluppo

Anche questo bonus dovrebbe essere prorogato fino al 2022 con un „rafforzamento“ a partire dal 2021, con le seguenti aliquote di agevolazione:

3. Agevolazione Sabatini

Qui è prevista una nuova forma di liquidazione in un’unica rata del contributo a partire dal prossimo anno.

4. Proroga dei bonus nell’edilizia

Il cd. „bonus-facciate“ e le altre agevolazioni nel settore dell‘edilizia (bonus risanamento energetico 65%, bonus ristrutturazione 50%, bonus mobili ecc.) dovrebbero essere prorogate invariate almeno per un altro anno.