Finanziaria 2019 – novità in campo immobiliare e nel settore dell’edilizia

Nel bollettino ufficiale del 31 dicembre 2018 nr. 302 è stata pubblicata la Legge Finanziaria per il 2019 (legge 145 del 30 dicembre 2018). È entrata in vigore con il 1° gennaio 2019. Di seguito le più importanti novità in campo immobiliare e delle costruzioni:

Proroga interventi di recupero edilizio al 50% (comma 67, lett. b) n.1.)

La detrazione per interventi di recupero del patrimonio edilizio nella misura maggiorata del 50% per spese fino ad un max. di 96.000 Euro (al posto di 36% su 48.000 Euro) viene nuovamente prorogato fino a fine 2019.

Come noto questa agevolazione riguarda solo abitazioni e pertinenze e può essere concessa solo ai contribuenti soggetti ad IRPEF.

Si presume che la proroga per il 2019 riguardi anche l’acquisto di appartamenti di immobili di imprese di costruzione completamente ristrutturati entro 18 mesi dopo fine dei lavori (limite max. 25% del prezzo di acquisto); negli ultimi anni con un disposto normativo non molto chiaro l’Amministrazione Finanziaria ha sempre confermato tale agevolazione.

Proroga detrazione riqualificazione energetica del 65% (comma 67, lett. a)

È stata confermata la proroga della detrazione al 65% per interventi di riqualificazione energetica (comma 344-349 art. 1 legge 296/2006) fino al 31.12.2019. Qui valgono le seguenti limitazioni:

- per la sostituzione di infissi e schermature solari la detraibilità viene ridotta al 50%.

- per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale non sono più concesse detrazioni, se l’impianto non arriva ad avere la classe A di prodotto. Anche in caso di raggiungimento della classe A si ha una riduzione nel 2019 della detrazione dal 65% al 50%. La detrazione del 65% può essere applicata solo su impianti di climatizzazione invernale dotati di caldaie a condensazione e se l’intervento prevede anche la contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti.

- riduzione al 50% anche per impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili. La spesa massima ammessa è di 60.000 Euro.

I requisiti per l’accesso e i valori massimi sono rimasti invariati rispetto all’anno precedente.

In questo contesto è da ricordare che è concesso anche un bonus del 65% per investimenti nel cablaggio multimediale di impianti di riscaldamento e di climatizzazione, senza limiti di spesa.

Queste agevolazioni sono usufruibili anche da imprese di qualsiasi forma giuridica sui relativi immobili strumentali.

Risanamento energetico da parte di condomini

Relativamente alle porzioni materiali comuni già la legge finanziaria per il 2017 ha concesso le seguenti proroghe:

La proroga è stata concessa fino al 31 dicembre 2021 e la detrazione è stata:

- aumentata dal 65% al 70% per lavori sull’involucro dell’edificio e che risanano più del 25% della superficie dell’edificio;

- aumentata dal 65% al 75% per interventi di risparmio energetico sull’edificio che sono in grado di raggiungere i valori medi di cui al provvedimento del 26 giugno 2015.

Il riscontro del tipo di lavori eseguiti deve essere certificato attraverso una certificazione energetica da parte di un perito tecnico. All’ENEA spetta il compito di verificare i lavori eseguiti che hanno rilevanti importi detraibili. In caso di errore, possono essere ritenuti responsabili anche i periti.

Per gli interventi di risanamento energetico su parti comuni è stato introdotto il seguente limite: Per le spese riconosciute viene stabilito un limite di Euro 40.000 per ogni unità condominiale.

Proroga detrazione bonus mobili ed elettrodomestici (comma 67, lett. b n. 2)

La detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (solo classe A+, A per forni) finalizzata all’arredo dell’immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio è prorogata al 31.12.2019. L’agevolazione può essere usufruita solamente, se sulla singola unità abitativa sono stati eseguiti dei lavori di ristrutturazione edilizia dopo il 1°gennaio 2018. Per le spese di acquisto è previsto un limite massimo di Euro 10.000.

Proroga detrazione „bonus verde“ (comma 68)

È confermata la proroga anche per il 2019 della detrazione IRPEF del 36% su una spesa massima di Euro 5.000 (detrazione fiscale max 1.800 Euro) per unità immobiliare ad uso abitativo fruibile dal proprietario/detentore dell’immobile sul quale sono effettuati interventi di “sistemazione a verde”, impianti di irrigazione e realizzazione di pozzi; la detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo, a decorrere dall’anno di sostenimento. La detrazione è fruibile a condizione che siano effettuati tramite strumenti idonei a consentire la tracciabilità delle operazioni;

Avviso: Le agevolazioni fiscali di cui sopra sono state oggetto di diverse circolari; se dove sseessere interessato ad una di queste agevolazioni, la preghiamo di contattarci.

Cedolare secca immobili commerciali (comma 59)

Una novità della legge finanziaria per il 2019 è la possibilità di tassare i proventi da affitti di locali commerciali con la cedolare secca. Sui contratti stipulati nel 2019 relativi a unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1 (negozi e botteghe) di superficie fino a 600 mq, escluse le pertinenze (p.es. parcheggi) si può optare per la cedolare secca al 21%.

Questa disposizione riguarda l’affitto di immobili commerciali da parte di persone private.

Per evitare eventuali abusi della norma la cedolare non è applicabile ai contratti stipulati nel 2019 se al 15.10.2018 risultava in corso un contratto non scaduto tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile.

Imposte comunali

Negli ultimi anni è stato imposto un divieto di aumento di tariffe entro certi limiti per le imposte degli enti locali (p.es. IMU, TASI e addizionale IRPEF). Questo divieto é stato rimosso. In Alto Adige questo dovrebbe riperquotersi solo sulle addizionali comunali.

Acconti ced.secca (comma 1127)

È previsto che l’acconto della cedolare secca, fissato al 95% fino al 2020, sia innalzato al 100% a partire dal 2021.

Credito d’imposta rimozione amianto (comma 156-161)

È previsto un credito d’imposta per i soggetti che erogano contributi agli enti che effettuano lavori di rimozione dell’amianto su edifici pubblici e terreni. Tale credito d’imposta può essere usufruito in tre rate costanti annuali.

Il credito d’imposta in esame è pari al 65% delle erogazioni effettuate e spetta a persone fisiche/enti non commerciali nel limite del 20% del reddito imponibile e a soggetti titolari di reddito d’impresa nel limite del 10% dei ricavi annui.

L’emanazione delle disposizioni attuative è demandata al Ministero dell’Ambiente.

Restiamo naturalmente a Vostra disposizione per eventuali chiarimenti.

Cordiali saluti
Dr. Josef Vieider