Riduzione del contributo incentivante per gli impianti fotovoltaici con potenza nominale superiore a 200 KW.

Riduzione del contributo incentivante per gli impianti fotovoltaici con potenza nominale superiore a 200 KW.

Il provvedimento contenuto nell’art. 26 del „Decreto competitività“ (D.L. 91/2014 entrato in vigore il 25 giugno 2014) prevede che per gli impianti fotovoltaici con potenza nominale superiore a 200 KW il periodo di incentivazione GSE viene prolungato da 20 a 24 anni. In alternativa è possibile optare per la riduzione dell’8% dell’incentivo mantenendo la durata originaria del periodo di incentivazione.

Indipendentemente dalle dimensioni dell’impianto, a partire dalla seconda metà del 2014, non verranno più accreditati i corrispettivi per l’effettiva immissione di energia elettrica ed i relativi contributi, ma verranno accreditati degli acconti mensili pari al 90% della produzione media stimata ed entro il 30 giugno dell’esercizio successivo verrà addebitato o accreditato il conguaglio. A parte gli effetti sui flussi di cassa che questa novità comporta, si teme possa avere conseguenze anche significative sulla corretta imputazione secondo il principio di competenza economica degli incentivi alla data di chiusura del bilancio.

I proprietari di impianti fotovoltaici con potenza nominale superiore a 200 KW dovranno subire una riduzione dei contributi GSE tra il 17% e il 25% a partire dal 1° gennaio 2015. I contributi diminuiranno proporzionalmente in base alla durata residua del contributo ventennale, in compenso la durata del contributo stesso sarà estesa da 20 a 24 anni. Qui di seguito la tabella riepilogativa:

Durata residua in anni Riduzione del contributo
12 25%
13 24%
14 22%
15 21%
16 20%
17 19%
18 18%
oltre 19 17%

La riduzione del contributo garantisce che il gestore percepisca nominalmente nell’arco di 24 anni gli stessi contributi che avrebbe percepito in 20 anni. Questo comporta i seguenti svantaggi:

  • i contributi vengono versati più tardi e sono quindi maggiormente influenzati dalla futura evoluzione dei tassi di interesse e di inflazione;
  • gli impianti hanno un calo di prestazioni annuale e, soprattutto con riferimento ai i quattro anni successivi al ventesimo anno di funzionamento, l’energia elettrica prodotta sarà inevitabilmente inferiore come anche i relativi incentivi.

Coloro che non intendono aderire all’estensione del periodo incentivante a 24 anni (oppure non possono farlo in quanto, per esempio, il diritto di superficie per l’impianto ha durata ventennale) possono comunicarlo al GSE entro il 30 novembre 2014 accettando una riduzione del contributo dell’8% fino a scadenza. In presenza di tariffa omnicomprensiva la riduzione si intende riferita esclusivamente alla componente dell’incentivo.

In questo contesto si ricorda che molti impianti sono stati finanziati con capitale esterno e queste misure possono avere un impatto anche gravoso sulle condizioni contrattuali di tali finanziamenti. Per evitare situazioni di criticità il Governo ha previsto propri finanziamenti straordinari; le relative norme attuative però non sono ancora state promulgate.

È quantomeno dubbio che il provvedimento venga convertito in legge nella forma attuale visto che negli ultimi giorni sono state preannunciate numerose azioni legali di risarcimento danni. Indipendentemente da questo, il provvedimento ha suscitato grande clamore soprattutto all’estero, rendendo un pessimo servizio alla credibilità dell’Italia come Paese in cui esporsi con investimenti.

 

Restiamo naturalmente a Sua disposizione per qualsiasi informazione.

Cordiali saluti,
Dott. Josef Vieider

scarica qui la circolare C-30 05.07.2014 - Contributi fotovoltaico